Nucleare

Fukushima: l’equivalente di una regione francese diventata radioattiva

Nucleare

di Agnès Rousseaux

Le conseguenze dell’incidente nucleare di Fukushima sulla popolazione cominciano a mostrare la loro ampiezza. Polmoniti, leucemie o problemi ormonali sembrano moltiplicarsi per i due milioni di abitanti della regione. I bambini sono in prima linea, mentre le terre, le acque e certi alimenti sono molto contaminati . Per conto suo, Tepco, il gestore della centrale, sprofonda nel cinismo: gli elementi radioattivi fuoriusciti dai reattori non gli appartengono più…

Originariamente pubblicato in francese da Basta!

“La salute dei nostri bambini è adesso in pericolo. Constatiamo dei sintomi come gonfiore della tiroide, epistassi, diarrea, tosse, asma,…” è l’appello lanciato da un gruppo di donne della regione di Fukushima. Da marzo, sono sempre più numerose a mobilitarsi per allertare sui pericoli sanitari della radioattività, nella regione della catastrofe nucleare, come altrove in Giappone. Alcuni grafici, messi on line dal Centro di sorveglianza delle malattie infettive, fanno apparire dei picchi inquietanti riguardo a certe malattie nel Giappone, come la polmonite o la congiuntivite acuta emorragica.

Scolari più irradiati dei lavoratori del nucleare

Dei prelievi di urina effettuati da un laboratorio indipendente francese, l’Acro, riconosciuto dall’Autorità di Sicurezza del Nucleare, su una ventina di bambini della regione di Fukushima, hanno dimostrato che il 100% di essi sono contaminati dal Cesio radioattivo. In questa regione, un bambino esaminato su 13 avrebbe dei problemi ormonali ed una disfunzione della tiroide, secondo un studio giapponese. Davanti all’angoscia dei genitori, la prefettura di Fukushima ha lanciato, in ottobre, importanti studi medici per 360.000 bambini.

Gli abitanti della regione di Fukushima restano esposti ad un importante tasso di radiazione. In aprile, il governo giapponese ha rilevato la norma di radioprotezione della prefettura di Fukushima da 1 millisievert/anno a 20 millisievert/anno. Questo tasso è la soglia massimale di irradiazione in Francia per i lavoratori del nucleare. Mentre la sensibilità alle radiazioni dei bambini è più importante di quella degli adulti, il ministero dell’educazione considera tuttavia come “senza pericolo” le scuole, in cui il tasso di radiazione si avvicina ai 20 millisievert/anno. il 20% delle scuole della prefettura di Fukushima supererebbe questo tasso. In questi stabilimenti, le attività all’aria aperta sono limitate: i bambini non sono autorizzati a restare più di un’ora nei cortli di ricreazione ed i parchi-giochi, né a giocare con la sabbia. Parallelamente, anche nel latte in polvere destinato ai bambini è stato scoperto del cesio .

Le autorità confermano la vendita di riso contaminato

“Questa situazione è “estremamente pericolosa”, afferma la rete Sortir du nucléaire, che ricorda che “non esiste radioattività innocua”: “Le norme di esposizione non corrispondono in nessun caso a delle soglie di innocuità scientificamente fondate; definiscono solo dei livelli di “rischio ammissibile”. Nella città di Fukushima, situata a 60 km dalla centrale, la CRIIRAD, Commissione di Ricerca e d’informazione Indipendente sulla Radioattività, ha misurato, in luglio, una contaminazione di 370 000 Bq/kg dalla terra prelevata sotto le altalene di una scuola elementare. Una radioattività enorme. “Questa terra è diventata un rifiuto radioattivo che dovrebbe essere stoccato su un sito appropriato il più presto possibile,” dichiarava allora l’organizzazione.

Anche il cibo è un vettore di contaminazione radioattiva. Le autorità giapponesi hanno esteso, il 29 novembre, l’interdizione di vendita di riso, particolarmente nella regione di Date, in cui migliaia di agricoltori hanno dovuto sospendere le loro consegne. Le ultime misure effettuate mostravano un tenore superiore al limite legale provvisorio, fissato dal governo a 500 becquerels/kg. Nove chili di riso, “superando gli standard di sicurezza internazionale” sono stati peraltro venduti ai consumatori, hanno dichiarato le autorità della prefettura di Fukushima, che si sono scusate per “i dispiaceri causati alle persone che hanno acquistato questo riso”, (sic). E’ la prima volta, dalla catastrofe, che le autorità confermano la vendita di riso contaminato. Il presentatore televisivoNorikazu Otsuka, che consumava in diretto dei prodotti della regione di Fukushima per mostrarne l’innocuità, è stato recentemente ricoverato per una leucemia acuta . Il che non ha rassicurato i due milioni di abitanti della zona.

Un territorio equivalente alla Bretagna contaminato al Cesio

Altro argomento preoccupante: il tasso di contaminazione in Cesio dei fiumi della regione di Fukushima. Uno studio universitario valuta il livello di contaminazione alla foce dell’Abukumagawa a circa 50 miliardi di becquerels/giorno. L’equivalente, al quotidiano, del Cesio scaricato nel mare per tutto il mese di aprile, dalle acque “debolmente contaminate” rilasciate dai reattori della Tepco . A monte del fiume, il livello record è raggiunto vicino alla città di Date, con un tasso di 175 miliardi di becquerel al giorno nelle acque.

Un rapporto pubblicato fine novembre dalle autorità giapponesi sottolinea che l’ 8% del territorio giapponese è molto contaminato dal Cesio radioattivo. Ossia 30.000 km². L’equivalente della superficie della Bretagna o della regione PACA. Il Cesio si è diffuso a più di 250 chilometri verso l’ovest, e fino alla prefettura di Okinawa, a 1700 km dalla centrale, secondo il ministero delle Scienze [1]. Una zona di 20 km intorno alla centrale è stata evacuata in marzo, ed a 30 km gli abitanti avevano l’obbligo di chiudersi in casa, pronti per un’evacuazione. Gli ultimi documenti pubblicati dal ministero mostrano che la zona a rischio è molto più estesa. 300.000 persone vivono nella città di Fukushima,dove la radioattività cumulata raggiungeva, a luglio, più di 20 volte il limite legale.

Fonte: The Asahi Shimbun

A chi appartiene la radioattività?

A Hitachinaka, ad un centinaio di chilometri dalla centrale, il tasso di radiazione è di 40.000 becquerel/m², quasi un milione di volte superiore alla radioattività naturale locale, prima della catastrofe [2]. Dopo l’incidente di Chernobyl, le zone in cui i livelli di radioattività superavano 37.000 becquerel/m² erano considerate come “contaminate”, ricorda il giornale Asahi, principale quotidiano del Giappone. Nel quartiere Shinjuku di Tokio, il tasso è sempre di 17.000 becquerel/m² [3]. In certe regioni montagnose, a 180 km da Fukushima, la radioattività è tra i 100.000 e 300.000 becquerel/m². Una contaminazione che avrà delle conseguenze durature, perché l’emivita del Cesio 137 è di 30 anni.

Tuttavia il governo si vuole rassicurante. Molti abitanti non hanno, in nessun modo, la possibilità di lasciare le zone contaminate. La maggior parte dei 160.000 giapponesi evacuati dopo la catastrofe aspettano ancora le indennità da parte della Tepco. Il proprietario della centrale è sempre più criticato per la sua gestione sull dopo-catastrofe. Durante un processo che riguardava la decontaminazione di un campo da golf in Giappone, Tepco ha sbalordito gli avvocati, sdoganandosi delle sue responsabilità, affermando che “i materiali radioattivi, come il Cesio, che sono stati dispersi dal reattore n°1 della centrale di Fukushima e sono ricaduti, appartengono ai proprietari delle terre e non più a Tepco!”

Cinismo e mancanza di trasparenza

Un argomento rigettato dal tribunale che ha tuttavia deciso di affidare le operazioni di decontaminazione alle autorità locali e nazionali. Tepco contesta persino l’affidabilità delle misure effettuate ed afferma che un tasso di 10 millisievert/ora, dopo tutto, non è un problema e non giustificava il mantenere i campi da golf chiusi. Le misure effettuate su questi campi a metà novembre hanno tuttavia rilevato un tasso di Cesio di 235.000 becquerel/ chilo di erba: a questo livello, la zona dovrebbe essere classificata come vietata secondo gli standard stabiliti dopo l’incidente di Chernobyl, sottolinea Tomohiro Iwata, giornalista dell’Asahi Shimbun.

Al cinismo di Tepco si aggiunge la mancanza di trasparenza. Il 28 novembre, l’impresa ha annunciato che Masao Yoshida, 56 anni, direttore della centrale di Fukushima al momento della catastrofe, ha dovuto lasciare il suo posto per ragioni di salute. È stato ricoverato d’ urgenza. Tepco si rifiuta di dare altre precisazioni. Peraltro, un progetto del governo di organizzare un monitoraggio in tempo reale delle radiazioni in 600 luoghi pubblici della prefettura di Fukushima, particolarmente nelle scuole, doveva avviarsi ad ottobre. È stato riportato a febbraio 2012. Argomento evocato: la società che doveva fornire le attrezzature non ha potuto mantenere le scadenze.

Il cemento dei reattori consumato dal combustibile

I periti stimano che gli sforzi di decontaminazione dovrebbero costare 130 miliardi di dollari al Giappone . A ciò, si potrebbero aggiungere i costi sanitari ed ambientali ancora difficili da contabilizzare, tanto oggi il rischio sanitario sembra essere minimizzato . Secondo Tepco, la situazione della centrale è stabilizzata [4]. La temperatura dei reattori 1, 2 e 3-che a marzo hanno subito una perdita totale del sistema di raffreddamento -sarebbe mantenuta sotto i 100 gradi. Il rischio sismico non è tuttavia scartato, il che potrebbe aggravare di nuovo la situazione. In un rapporto reso pubblico il 30 novembre, Tepco spiega che il combustibile del reattore 1 avrebbe interamente fuso, bucato la vasca e consumato una parte del cemento del recinto di confinamento, su 65 centimetri di profondità. Il combustibile sciolto sarebbe a 37 centimetri dallo scafo d’acciaio. Ma queste analisi riposano su delle stime e simulazioni informatiche. Impossibile avere informazioni più precise.

Durante questo tempo, nelle regioni contaminate, la vita continua. Il 13 novembre, nella città di Fukushima, è stata organizzata la maratona annua, Ekiden. Alcune giovani donne hanno corso per 40 km, senza nessuna protezione, in una delle zone più contaminate del Giappone. Un giornalista giapponese ci ha rilevato dei tassi di 1,4 microsievert/ora, ossia più di 12 volte il limite di esposizione agli irraggiamenti autorizzati per la popolazione civile in tempo normale. L’organizzatore della gara ha fatto firmare ai partecipanti un atto di liberazione dalle responsabilità,nel modulo si dice che la legge non può perseguirlo in caso i partecipanti alla maratona presentino problemi di salute . A Fukushima, la vita somiglia ad un gioco di roulette russa, in cui le vittime non sono quelli che premono il grilletto. Essi godono, per il momento, di una totale impunità.

di Agnès ROUSSEAUX

Foto : Home of chaos

Traduzione in italiano : Fabienne Melmi (Global Action Italia)

Source : The Asahi Shimbun

Note

[1La présence de césium 134, à la durée de mi-vie de 2 ans, est la preuve que la source de cette radioactivité est bien l’explosion de la centrale de Fukushima.

[2970 000 fois le niveau de 2009, qui était de 0,042 becquerels/m² de « densité cumulée de césium 134 et 137 », d’après The Asahi Shimbun

[3De grandes quantités de poussières radioactives sont tombées sur Tokyo, mais une autre étude montre une faible accumulation de césium dans le sol. L’explication ? « Tokyo a de plus petites surfaces de sol que les autres préfectures, mais les routes et les surfaces en béton ont moins tendance à fixer le dépôt de césium, qui a probablement été lessivé par le vent et la pluie », affirme un membre du ministère.

[445 tonnes d’eau radioactive se sont pourtant de nouveau échappées du réacteur n°1 début décembre.