Basta! in italiano - page 2

Austerità e disoccupazione: come creare milioni di nuovi posti di lavoro

La disoccupazione ha appena stabilito un nuovo record storico. Il governo parla di una “tendenza al miglioramento”, ma nulla sembra fermare l’aumento della disoccupazione. Tuttavia, numerosi studi dimostrano che la lotta ai cambiamenti climatici potrebbe generare molti posti di lavoro. Più di 10.000 solo per i Paese Baschi, secondo uno studio pubblicato dal collettivo altermondialista Bizi! alla vigilia del Primo maggio. Nel Regno Unito, sindacati e organizzazioni ambientaliste si alleano per stimolare la creazione di un milione di posti di lavoro nelle energie rinnovabili, nei trasporti e nelle ristrutturazione degli edifici. Panoramica delle proposte.

Di Maxime Combes

Il cioccolato equo solidale, un prodotto in via di estinzione?

La deforestazione , il lavoro minorile , i contadini sottopagati : nei paesi in cui viene coltivato , il cacao non è proprio sinonimo di progresso sociale . Tuttavia, il mercato del cioccolato non è mai andato cosi bene . E la carenza di cacao è una minaccia. I giganti dell’industria del cioccolato stanno cercando di reagire annunciando di volersi convertire nel cacao «sostenibile». Molti certificatori di commercio equo solidale offrono loro un etichetta su misura . Col rischio di rinunciare a trasformare veramente un settore socialmente ingiusto .

Di Simon Gouin (Grand Format)

Benvenuti in una nuova era geologica, determinata dagli uomini in meglio o in peggio: l’Antropocene

La civiltà industriale ha raggiunto un nuovo traguardo. Secondo numerosi scienziati, è arrivata a un livello di forza geologica in grado di decidere il futuro della Terra. La nostra impronta sull’ambiente è tale che il suo impatto si fa già sentire: aumento della temperatura globale, «sesta estinzione» delle specie, acidificazione degli oceani… entreremo così nell’Antropocene, «la nuova era degli uomini». Lungi dall’essere ineluttabili, questi impatti sono determinati dalle scelte politiche, economiche ed ideologiche fatte da una piccola parte della specie umana. Come può l’umanità collettivamente prendere in mano il suo destino? Analisi.

Di Sophie Chapelle

A Fukushima, il governo vuole rimandare i profughi nelle zone contaminate

Sono più di 160 000 le persone che hanno abbandonato i territori irradiati dalla catastrofe di Fukushima. E non dispongono di nessuno aiuto finanziario per ricominciare la loro vita altrove. Per il governo giapponese, la priorità è il ritorno nelle zone contaminate. Gratuità degli alloggi pubblici vuoti, monitoraggio sanitario e sussidio mensile riservato ai residenti, misure di decontaminazione dei suoli.... Tutto ciò è messo in opera per generare uno slancio al ritorno. Sul posto, dei cittadini, ricercatori e giuristi, si mobilitano per la riconoscenza legale del «diritto al rifugio»: il diritto di vivere altrove, in un ambiente non contaminato.

Di Sophie Chapelle

Una nuova minaccia pesa sull’Amazzonia: l’industria petrolifera francese

Estrazione petrolifera in piena foresta , progetto di oleodotto che serpeggia sui territori dei popoli autoctoni… Nell’Amazzonia peruviana, due compagnie petrolifere francesi, Perenco e Maurel e Prom, sono vivamente criticate dalle comunità locali che si preoccupano delle conseguenze ambientali e sociali di un futuro sfruttamento petrolifero. Questi progetti costituiscono anche una minaccia per parecchie popolazioni indigene che rifiutano ogni contatto con la civiltà industriale. Interrogato dalle organizzazioni locali, il ministro dello Sviluppo Pascal Canfin non ha per il momento ancora risposto.

Di Simon Gouin (Grand Format)

Palestina : Essere operaio in una colonia israeliana

Il 95% della Valle del Giordano, ad est della Cisgiordania occupata, è sotto controllo militare israeliano. 80 mila palestinesi vivono lì, principalmente in piccoli villaggi. Spesso costretti ad abbandonare le loro terre, lavorano come operai agricoli nelle colonie israeliane. La testimonianza di un volontario internazionale descrive le loro disastrose condizioni di lavoro, tra divieti di rivendicazioni e la concorrenza creata tra lavorati migranti.

Di Ouessale El Assimi

Geo-ingegneria: scienziati, miliardari e militari si alleano per manipolare l’atmosfera

Polverizzare zolfo nella stratosfera, modificare la chimica degli oceani… Per bloccare il riscaldamento climatico, sono allo studio tecniche di manipolazione del clima su grande scala . Dei progetti già sperimentati, fuori laboratorio e senza nessun controllo internazionale che attirano scienziati, miliardari e compagnie petrolifere. Mentre alcune organizzazioni della società civile chiedono una moratoria, i militari ci si mettono e chiedono di essere dotati di armi meteorologiche. La «géo-ingegneria», una nuova minaccia ambientale e… anti-democratica?

Di Sophie Chapelle

«L’inquinamento generato dall’industria mineraria rappresenta un pericolo per i decenni a venire»

Prezzi record, una domanda crescente, un bisogno di messa in sicurezza dei rifornimenti: una nuova corsa ai minerali si sta verificando ovunque nel mondo. Di fronte ai molteplici impatti di questa industria le resistenze si moltiplicano in America Latina come in Africa e anche in Europa. Riusciranno a proteggere gli eco-sistemi minacciati? Abbiamo intervistato William Sacher, ricercatore residente a Quito che lavora da 8 anni sullo sfruttamento minerario industriale. Un intervista accompagnata da foto di corsi d’acqua inquinati dall’acido utilizzato nelle miniere.

Di Simon Gouin (Grand Format)

DSM : quando la psichiatria fabbrica individui efficienti i e docili

Siamo tutti malati mentali? Questo è quanto lascerebbe supporre la nuova versione del DSM, la bibbia degli psichiatri che cataloga disordini mentali e comportamenti “anormali”. Più malati ci sono, più il mercato dell’industria farmaceutica si espande. Ma,soprattutto, il DSM (Diagnostic and Statistical Manual) appare come un modo per fare rientrare nei ranghi quanti sarebbero considerati “devianti” – una proporzione sempre crescente di popolazione. Questi “mal adattati” della nostra società orientata alla redditività economica, dove l’individuo deve essere efficiente e adattabile. Indagine su un processo di standardizzazione che, sotto il pretesto medico, plasma gli individui.

Di Laura Raim

Nawaat, un laboratorio di giornalismo libero nel mondo arabo

I tunisini scoprono la libertà di stampa ma il mestiere di giornalista è tutto da reinventare dopo mezzo secolo di regime autoritario nel paese. Il sito d’informazione Nawaat è diventato così un grosso punto di riferimento in materia di giornalismo investigativo, e va ben al di là della Tunisia. Giornalisti, cittadini-collaboratori e blogger, impegnati in un grosso lavoro di stimolo nei confronti della democrazia in costruzione, vi moltiplicano rivelazioni e analisi. Cercando di allargare l’audience verso i quartieri popolari e gli strati dii cittadini non connessi al web

Di Agnès Rousseaux

Quando il TGV fa deragliare i treni locali

Per gli abitanti della regione del Limousin il dilemma è drammatico: scegliere tra il TGV o la linea ferroviaria locale che serve la regione e i dipartimenti vicini. Una lettera del Ministero dell’Ecologia, che avrebbe dovuto restare riservata, rivela che sarà necessario scegliere tra le due alternative, per motivi economici. Da Cahors a Poitiers il dibattito è riaperto: l’alta velocità per pochi o un servizio ferroviario pubblico per tutti?

Di Sophie Chapelle

Questi animali mutanti che la cucina genetica vi prepara

Alcuni super conigli produttori di medicinali, dei maiali “Enviropig” modificati geneticamente per inquinare meno, dei salmoni “Frankenfish” che crescono due volte più velocemente, delle mucche hypermuscolose, o delle capre di cui il latte fabbrica della seta… Dagli Stati Uniti alla Cina, i ricercatori si danno da fare per innestare dei geni ed incrociare delle specie. Ed aspettano con impazienza le autorizzazioni per metterle sul mercato.

Di Agnès Rousseaux

2012 : verso la rivoluzione energetica?

La transizione energetica, se ne parla molto, certi la fanno. Un cantone 100% energie rinnovabili: è la scommessa lanciata dagli eletti, dagli abitanti e dalle imprese. A Barnim, a nord di Berlino, centrali solari, parchi eolici, centrali a legna o a biogas si contano a centinaia. La produzione di elettricità non nucleare e senza idrocarburi supera già i bisogni dei 180 000 abitanti. Anche creando dei posti di lavoro locali e portando denaro alle collettività locali che hanno investito. Qui, la transizione energetica non è più un’utopia.

Di Rachel Knaebel

Fukushima: l’equivalente di una regione francese diventata radioattiva

Le conseguenze dell’incidente nucleare di Fukushima sulla popolazione cominciano a mostrare la loro ampiezza. Polmoniti, leucemie o problemi ormonali sembrano moltiplicarsi per i due milioni di abitanti della regione. I bambini sono in prima linea, mentre le terre, le acque e certi alimenti sono molto contaminati . Per conto suo, Tepco, il gestore della centrale, sprofonda nel cinismo: gli elementi radioattivi fuoriusciti dai reattori non gli appartengono più…

Di Agnès Rousseaux

Come le multinazionali petrolifere e minerarie prendono in giro il fisco e gli Stati

Pagare solamente il 6% di tasse quando si guadagna 4 miliardi di dollari all’anno, è possibile! Le multinazionali Glencore, Chevron o BP ce l’hanno fatto . Ed fanno prova di una grande immaginazione per moltiplicare le filiali nei paradisi fiscali o «le giurisdizioni segrete». In quanto al gruppo petrolifero francese Total, è il campione tutte categorie dell’opacità. Lo rivela un rapporto della coalizione « Publiez ce que vous payez » («Pubblicate ciò che pagate.»)

Di Agnès Rousseaux