Basta! in italiano - page 4

Austerità e disoccupazione: come creare milioni di nuovi posti di lavoro

La disoccupazione ha appena stabilito un nuovo record storico. Il governo parla di una “tendenza al miglioramento”, ma nulla sembra fermare l’aumento della disoccupazione. Tuttavia, numerosi studi dimostrano che la lotta ai cambiamenti climatici potrebbe generare molti posti di lavoro. Più di 10.000 solo per i Paese Baschi, secondo uno studio pubblicato dal collettivo altermondialista Bizi! alla vigilia del Primo maggio. Nel Regno Unito, sindacati e organizzazioni ambientaliste si alleano per stimolare la creazione di un milione di posti di lavoro nelle energie rinnovabili, nei trasporti e nelle ristrutturazione degli edifici. Panoramica delle proposte.

Di Maxime Combes

Il cioccolato equo solidale, un prodotto in via di estinzione?

La deforestazione , il lavoro minorile , i contadini sottopagati : nei paesi in cui viene coltivato , il cacao non è proprio sinonimo di progresso sociale . Tuttavia, il mercato del cioccolato non è mai andato cosi bene . E la carenza di cacao è una minaccia. I giganti dell’industria del cioccolato stanno cercando di reagire annunciando di volersi convertire nel cacao «sostenibile». Molti certificatori di commercio equo solidale offrono loro un etichetta su misura . Col rischio di rinunciare a trasformare veramente un settore socialmente ingiusto .

Di Simon Gouin (Grand Format)

Benvenuti in una nuova era geologica, determinata dagli uomini in meglio o in peggio: l’Antropocene

La civiltà industriale ha raggiunto un nuovo traguardo. Secondo numerosi scienziati, è arrivata a un livello di forza geologica in grado di decidere il futuro della Terra. La nostra impronta sull’ambiente è tale che il suo impatto si fa già sentire: aumento della temperatura globale, «sesta estinzione» delle specie, acidificazione degli oceani… entreremo così nell’Antropocene, «la nuova era degli uomini». Lungi dall’essere ineluttabili, questi impatti sono determinati dalle scelte politiche, economiche ed ideologiche fatte da una piccola parte della specie umana. Come può l’umanità collettivamente prendere in mano il suo destino? Analisi.

Di Sophie Chapelle

A Fukushima, il governo vuole rimandare i profughi nelle zone contaminate

Sono più di 160 000 le persone che hanno abbandonato i territori irradiati dalla catastrofe di Fukushima. E non dispongono di nessuno aiuto finanziario per ricominciare la loro vita altrove. Per il governo giapponese, la priorità è il ritorno nelle zone contaminate. Gratuità degli alloggi pubblici vuoti, monitoraggio sanitario e sussidio mensile riservato ai residenti, misure di decontaminazione dei suoli.... Tutto ciò è messo in opera per generare uno slancio al ritorno. Sul posto, dei cittadini, ricercatori e giuristi, si mobilitano per la riconoscenza legale del «diritto al rifugio»: il diritto di vivere altrove, in un ambiente non contaminato.

Di Sophie Chapelle

Una nuova minaccia pesa sull’Amazzonia: l’industria petrolifera francese

Estrazione petrolifera in piena foresta , progetto di oleodotto che serpeggia sui territori dei popoli autoctoni… Nell’Amazzonia peruviana, due compagnie petrolifere francesi, Perenco e Maurel e Prom, sono vivamente criticate dalle comunità locali che si preoccupano delle conseguenze ambientali e sociali di un futuro sfruttamento petrolifero. Questi progetti costituiscono anche una minaccia per parecchie popolazioni indigene che rifiutano ogni contatto con la civiltà industriale. Interrogato dalle organizzazioni locali, il ministro dello Sviluppo Pascal Canfin non ha per il momento ancora risposto.

Di Simon Gouin (Grand Format)

Palestina : Essere operaio in una colonia israeliana

Il 95% della Valle del Giordano, ad est della Cisgiordania occupata, è sotto controllo militare israeliano. 80 mila palestinesi vivono lì, principalmente in piccoli villaggi. Spesso costretti ad abbandonare le loro terre, lavorano come operai agricoli nelle colonie israeliane. La testimonianza di un volontario internazionale descrive le loro disastrose condizioni di lavoro, tra divieti di rivendicazioni e la concorrenza creata tra lavorati migranti.

Di Ouessale El Assimi

Geo-ingegneria: scienziati, miliardari e militari si alleano per manipolare l’atmosfera

Polverizzare zolfo nella stratosfera, modificare la chimica degli oceani… Per bloccare il riscaldamento climatico, sono allo studio tecniche di manipolazione del clima su grande scala . Dei progetti già sperimentati, fuori laboratorio e senza nessun controllo internazionale che attirano scienziati, miliardari e compagnie petrolifere. Mentre alcune organizzazioni della società civile chiedono una moratoria, i militari ci si mettono e chiedono di essere dotati di armi meteorologiche. La «géo-ingegneria», una nuova minaccia ambientale e… anti-democratica?

Di Sophie Chapelle

Come Monsanto trasforma miracolosamente la sua soia OGM in soia «responsabile»

La produzione di soia «responsabile» arriva sul mercato europeo. Responsabile? Perché certificato dalla Tavola Rotonda sulla Soia Responsabile, lanciata dal WWF. Un’autenticazione che fornisce alle imprese una bella facciata verde. O come Monsanto, Glencore, Nestlé o Carrefour, grazie a questo marchio, diventano degli ardenti difensori dello sviluppo duraturo, e potrebbero beneficiare dei «crediti carbonio» per una cultura che contribuisce alla deforestazione, vero disastro ecologico e sociale in America latina.

Di Simon Gouin (Grand Format)

Glencore: come una multinazionale saccheggia l’Africa con la complicità dell’Europa

Messa in pericolo della popolazione, degradazione dell’ambiente naturale, saccheggio delle risorse minerarie, evasione fiscale e trasferimenti dubbiosi verso i paradisi fiscali… tale è il bilancio in Zambia della multinazionale svizzera Glencore. Con la benedizione della Banca Europea di Investimento che finanzia le sue attività. Come l’Europa e la Francia sponsorizzano la guerra economica e la distruzione di un territorio dell’Africa? Inchiesta su un scandalo finanziato con fondi pubblici.

Di Agnès Rousseaux

Perenco, l’impresa petrolifera che rinvia gli indiani al museo

Nella regione del Péten in Guatemala, il petroliere Perenco è installato nel cuore di una zona naturale eccezionale. Degradazione dell’ambiente naturale, spostamento delle comunità indigeni, problemi di salute… i benefici realizzati da Perenco si fanno allo scapito delle popolazioni locali. In luglio, il contratto del petroliere franco-britannico è stato tuttavia prolungato di 15 anni. E Perenco vuole aprire dei nuovi pozzi, in tutta illegalità.

Di Cynthia Benoist, Nolwenn Weiler

I mercati « carbonio », o come guadagnare milioni grazie all’inquinamento

È ancora meglio che trasformare il piombo in oro. Un pugno di industrie molto inquinanti ha attuato con successo un « tour de force »: convertire milioni di tonnellate di CO2 in decine di milioni di euro, grazie ai sistemi di scambi “dei diritti ad inquinare„ realizzati nell’Unione europea. Un effetto perverso di « chance » denunciato da una relazione che elenca queste nuove grandi fortune del mercato carbonio. Ed una bella frode in previsione per i consumatori. Spiegazioni.

Di Ivan du Roy

Le ingiustizie sono anche ambientaliste

A Chicago, la comunità messicana che vive nel quartiere di Little Village è vittima di discriminazioni ambientaliste. Tra movimenti dei diritti civici e lotte ecologiche, l’associazione LVEJO, (Little Village Environmental Justice Organization), milita per il diritto alla salute, ad un ambiente naturale non inquinato e soprattutto per la giustizia sociale. Un diritto che il nuovo presidente Obama non dovrà dimenticare di fare rispettare.

Di Agnès Rousseaux